Perry Mason e la ragazza-calendario by Erle Stanley Gardner

autore:Erle Stanley Gardner [Gardner, Erle Stanley]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Uhl Belk
editore: Mondadori
pubblicato: 2013-11-04T00:00:00+00:00

10

Quando la Corte rientrò, alle due, Drake bisbigliò a Perry Mason qualche parola d'avvertimento. — Guardati da Drew. È tanto eccitato che si contiene a malapena. Durante l'intervallo, dev'essere successo qualcosa di grosso. Si dice che abbia passato parola, e che Hamilton Burger in persona venga ad assistere al tuo crollo.

— Non sai di cosa possa trattarsi? — domandò Mason.

— Non son riuscito a scoprirlo. Ma Drew e i suoi gregari sono euforici, e…

Drake s'interruppe perché il giudice Erwood entrava in quel momento nell'aula. Tutti si alzarono e attesero il colpo di mazzuolo che dava ai presenti il permesso di sedere.

— Procedimento a carico di George Ansley — disse il giudice. — Siete pronto, signor Mason?

— Sì, Vostro Onore.

— Benissimo. Procedete pure.

— Come prima testimone — disse Mason — chiamerò la mia segretaria, Della Street.

Il giudice aggrottò la fronte, fece per dire qualcosa ma poi cambiò idea.

Della salì al banco dei testimoni, alzò la destra e giurò.

In quel momento, la porta dell'aula si aprì e il Procuratore Distrettuale in persona, Hamilton Burger, fece la sua comparsa e andò a sedersi di fianco a Drew, con un largo sorriso sul volto.

Mason si accinse a interrogare Della, con cautela.

— Vi chiamate Della Street e siete mia dipendente in qualità di segretaria privata?

— Sì, avvocato.

— Conoscete l'imputato?

— Lo conosco.

— Quando lo avete visto per la prima volta?

— Lunedì sera, al club notturno Gufo d'Oro.

— A che ora?

— Circa alle dieci e due, dieci e tre.

— E come avete conosciuto l'imputato?

— Il signor Ansley si è avvicinato al tavolo al quale io e voi eravamo seduti, e vi ha chiesto…

Mason alzò la mano, quando già Drew stava per balzare in piedi. — Non desidero che riferiate la conversazione, signorina. Dite soltanto che cosa abbiamo fatto.

— L'imputato vi ha detto qualcosa e, dopo un poco, abbiamo lasciato il locale, tutti e tre assieme.

— A che ora?

— Esattamente alle dieci e trentadue.

— E dove siamo andati?

— Abbiamo raggiunto la proprietà di Meridith Borden.

— I cancelli erano aperti o chiusi?

— Aperti.

— Cosa abbiamo fatto?

— Abbiamo lasciato la macchina in strada, vicino all'ingresso, siamo entrati nel parco e abbiamo fatto un sopralluogo, per circa un quarto d'ora.

— E poi cos'è accaduto?

— Abbiamo sentito il suono d'un gong e i cancelli si sono chiusi.

— E allora?

— Il signor Ansley si è avvicinato, ha toccato le sbarre ed evidentemente ha messo in azione un segnale d'allarme…

— Questa è una conclusione della teste — interruppe Drew. — Chiedo che sia cancellata.

— Non mi oppongo — disse subito Mason. E a Della: — Cos'è avvenuto, poi?

— Abbiamo sentito squillare una specie di campanello, si sono accese delle luci e dei cani hanno cominciato ad abbaiare.

— E dopo?

— Ci siamo arrampicati sul muro per uscire dal parco. Proprio mentre voi lo stavate scalando, è arrivato un cane che ha cominciato a balzare in aria ringhiando e cercando di azzannarvi.

— E poi?

— Siamo scesi dal muro, nella strada.

— Sapete che ora fosse?

— Erano le undici.

— E cos'è accaduto, in seguito?

— Una volta fuori, siamo tornati al cancello, voi avete scoperto che c'era un telefono e avete parlato.

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